Gli StreetBallers, fondati da Alessandro Aleotti, rappresenta una “terza via” per il basket, che unisce la spensieratezza dei campetti cittadini (i playground) e la struttura dei campionati federali. L’obiettivo di Aleotti e della sua polisportiva è valorizzare il talento dei giovani che giocano nei campi di cemento, dando loro l’opportunità di competere in un campionato vero (la Prima Divisione nazionale), ma mantenendo l’allegria e la libertà del gioco di strada.

La filosofia della squadra è quella di creare un ambiente inclusivo, dove etnie diverse possano integrarsi attraverso lo sport, senza considerare la provenienza o la lingua. I primi risultati sono positivi, con vittorie schiaccianti nelle prime partite. Nonostante l’assenza di una priorità sul risultato finale, l’importanza è sulla formazione, sul divertimento e sull’integrazione.

Aleotti racconta che dopo aver organizzato selezioni su campetti di Milano, sono arrivati in centinaia, da cui sono stati scelti i dodici giocatori per formare la squadra. Tra questi, ci sono molti ragazzi di diverse nazionalità, in particolare dominicani, filippini e africani. Il progetto è ambizioso, ma l’attenzione è sulla creazione di una vera squadra con un’identità, senza la pressione dei risultati immediati. Nonostante il Brera Basket sia ancora una squadra dilettantistica, l’obiettivo è crescere e salire di categoria, mantenendo sempre il focus sull’integrazione e sul divertimento.